Se hai appena indossato un nuovo braccialetto e stai notando delle chiazze rosse sul polso, associate a un fortissimo prurito, allora potresti avere un’allergia al Nickel.
Ti stai chiedendo cos’è il Nickel e perché provoca questa forte reazione sulla tua pelle? Dove è contenuto solitamente questo metallo e come fare per evitarlo? In questo articolo risponderemo a tutte queste domande e cercheremo di capire anche cosa fare in caso di irritazione della cute.
Cos’è il Nickel e dove si trova?
Il Nickel è un metallo abbastanza diffuso in natura e si può trovare, anche in minime quantità, in una moltitudine di oggetti di uso comune e persino in alcuni alimenti. Puoi trovarne tracce, per esempio, in:
- Accessori come cinture e occhiali.
- Articoli di bigiotteria.
- Monete.
- Stoviglie.
- Capi d’abbigliamento (per esempio nei bottoni dei jeans).
- Cosmetici, come alcuni trucchi per il viso, creme per il corpo e struccanti.
- Prodotti per l’igiene personale, come saponi, detergenti e shampoo.
- Alimenti, tra cui il cacao, alcuni prodotti da forno lievitati e verdure come spinaci e pomodori.
È davvero un’allergia al Nickel? Diagnosi e sintomi di una malattia della pelle molto comune
Secondo uno degli ultimi studi di Allergicamente – un progetto realizzato con AAIITO (Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri) sulla diffusione e la conoscenza delle allergie – il 20% circa della popolazione europea è allergica al Nickel e nel nostro Paese si arriva al 32,1%.
L’allergia può comparire a ogni età, quando si verifica il fattore scatenante, ovvero il contatto o l’esposizione prolungata a oggetti, alimenti, cosmetici contenenti questo metallo. Tra le cause, invece, può esserci la predisposizione genetica all’allergia.
La diagnosi deve essere effettuata da un dermatologo che, dopo aver analizzato lo sfogo, cercherà conferma della diagnosi tramite il patch test. Questo è un test specifico molto comune che permette di identificare eventuali allergie utilizzando la schiena come “banco di prova” degli allergeni.
Il funzionamento è molto semplice e indolore. Il medico applica sulla pelle diversi dischetti adesivi che contengono ognuno delle piccole quantità di allergeni (tra cui il Nickel). I cerotti, allineati sulla schiena, rilasciano la sostanza lentamente sulla cute, nell’arco di 48 ore. Trascorso questo tempo, all’appuntamento di verifica, il dermatologo toglierà i vari dischetti e verificherà se la pelle è infiammata in corrispondenza di uno o più allergeni. Il rossore evidenzia, infatti, la presenza dell’allergia ed è una prova inconfutabile che permette di prescrivere le cure più efficaci.
Prurito e rossore sulla cute: ecco i sintomi da tenere sotto controllo
I casi più comuni che riguardano l’allergia al Nickel si presentano tramite il contatto diretto del materiale sulla cute che provoca una reazione esagerata nei confronti della sostanza che l’organismo considera estranea.
I sintomi che si presentano sono in genere due: lo sfogo cutaneo dal colore rosso più o meno intenso e il forte prurito, spesso molto difficile da controllare, che compaiono nel giro di 12 o 48 ore e possono persistere anche per 2 settimane. Nei casi più gravi, però, la pelle può seccarsi e possono comparire piccoli tagli e vescicole umide.
In pochi sanno che questo tipo di allergia può scatenarsi anche a seguito di ciò che ingeriamo. In questo caso si parla di una sindrome allergica extra-cutanea legata all’alimentazione che si presenta con l’assunzione di alcuni alimenti che contengono il Nickel e può provocare diversi problemi a livello gastrointestinale. È indispensabile, in questi casi, rivolgersi a uno specialista che potrà diagnosticare il disturbo e consigliare una dieta priva di questi cibi.
Allergia al Nickel? Ecco cosa devi fare
Non esiste una cura in grado di eliminare definitivamente l’allergia al Nickel, ma esistono delle terapie che riescono a lenire la cute, evitando il forte prurito ed eliminando il rossore cutaneo. Come abbiamo visto, questo metallo è presente in molti oggetti d’uso quotidiano e le possibilità di venirne a contatto sono molto alte.
Nel caso si presentassero i sintomi è bene rivolgersi al dermatologo che prescriverà una terapia a base di:
- medicinali da assumere per via orale (come i corticosteroidi);
- creme a base di corticosteroidi da applicare sulla zona di contatto;
- creme lenitive, per ridurre il prurito e dare sollievo alla pelle.
Inoltre, nel caso di allergia al Nickel comprovata da un test dermatologico, puoi agire in via preventiva e:
- evitare tutti gli oggetti che contengono questo metallo;
- usare cosmetici per il viso e il corpo senza Nickel;
- scegliere prodotti per i capelli e saponi privi di Nickel e che rispettano la cute;
- leggere le etichette di ogni prodotto verificando attentamente la composizione.
In Normon, per esempio, abbiamo creato una serie di prodotti dedicati alle cuti più sensibili e abbiamo anche un’intera linea priva di conservanti, profumi, coloranti, petrolati, lanoline, glutine e Nickel. Per esempio, per la tua detersione quotidiana puoi affidarti a un detergente per la cute e i capelli specificatamente pensato per chi ha tendenza allergica. Un prodotto che idrata la pelle, la protegge e che, se usato regolarmente, svolge persino un’azione preventiva.