Dermatomicosi: cosa sono e come si manifestano le micosi di pelle e capelli

Le dermatomicosi sono infezioni della pelle  che causano un’alterazione della flora fungina naturalmente presente sul nostro corpo.

Tra i microrganismi più comuni all’origine delle dermatomicosi troviamo funghi (miceti) dermatofiti del genere Trichophyton, Epidermophyton, Microsporum che provocano micosi cutanee superficiali, lieviti del tipo Malassezia Furfur, Candida e Cryptococco neoformans, che causano Candidosi e Pitiriasi versicolor e muffe (Alternaria, Aspergillus e Fusarium) responsabili di infezioni più profonde. 

A seconda della sede in cui si manifesta, è possibile distinguere diverse tipologie di infezione.

Tipi di micosi cutanee e dei capelli

Le dermatomicosi possono presentarsi in tutte le aree del corpo, glabre o pilifere, e su tutti i tipi di pelle, compresa quella dei bambini e degli anziani. Vediamo le più note e comuni.

La Tigna e le sue manifestazioni

Tra queste, la Tigna, dal latino tinea, è una delle infezioni fungine topiche più frequenti dovuta ai dermatofiti, funghi filamentosi patogeni di diverse specie che si nutrono prevalentemente della cheratina contenuta nei tessuti epidermici, nei peli e nelle unghie.
Esistono vari tipi di tigna, tra cui: 

  • Tinea corporis o tigna del corpo, che interessa principalmente il viso, il tronco e gli arti. Si manifesta con chiazze tondeggianti, dai bordi desquamati pronunciati, di colore rosso/rosa.
  • Tinea pedis o “piede d’atleta”, è tra le più diffuse anche perché legata alla sudorazione plantare e al contatto della cute con superfici calde e umide, come pavimenti di docce e piscine. Prurito e desquamazione dello spazio interdigitale sono riconosciuti come sintomi della micosi dei piedi. 
  • Tinea manum o micosi della mano, interessa l’area dorsale e palmare della mano ed è spesso legata al contatto con la tigna dei piedi. 
  • Tinea unguium o onicomicosi: insorge sulle unghie, sedi particolarmente ricche di cheratina del nostro corpo e pertanto soggette a infezioni legate a funghi cheratinofili. L’unghia colpita da micosi tende a ispessirsi, diventando fragile e friabile, con una lamina opaca di colore bianco-giallastro e infiammazioni della pelle circostante.
  • Tinea faciei o micosi del volto: interessa soprattutto la popolazione adulta ed è piuttosto rara. La lesione micotica si presenta come arrossamenti di forma anulare. 
  • Tinea barbae o “prurito del barbiere”: riguarda le aree del viso caratterizzate da peli, come mento e guance, con lesioni di colore rosso e ad anello. Deve il suo nome popolare alla diffusione legata allo storico utilizzo di strumenti per la rasatura non sterilizzati o monouso.  
  • Tinea capitis o tigna del cuoio capelluto: piuttosto pruriginosa, causa chiazze nette desquamate rosee o alopecia. È frequente in età infantile e senile.  
  • Tinea cruris o micosi della regione inguino-crurale, si diffonde a partire dalla piega inguinale e coinvolge progressivamente l’interno coscia, il pube e la zona genitale con eruzioni cutanee anulari rosee dai contorni netti. Può essere mono o bilaterale. 
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Con il termine tinea incognita si indica invece un’infezione fungina che ha perso le sue caratteristiche cliniche tipiche,anche per via di terapie cortisoniche e antibiotiche, ma che può essere diagnosticata con esami approfonditi.

Candidosi e Pitiriasi versicolor

Oltre alla Tigna, tra le infezioni micotiche cutanee più comuni rientrano anche le dermatomicosi da lieviti, come la Candidosi da Candida albicans e la Pitiriasi versicolor da Malassezia furfur.

La Candida albicans è un fungo presente normalmente nelle mucose genitali del corpo, nel cavo orale e nell’intestino che, in determinate condizioni, può dare luogo a fastidiose infiammazioni cutanee.

Generalmente innocuo, il Malassezia furfur può dare luogo a Pitiriasi versicolor nella forma di macchie squamose di colore marrone, bianco o rosato più o meno chiare a seconda della carnagione, concentrate soprattutto nella parte superiore del tronco, sulle spalle e sull’addome. Viene chiamata anche “fungo di mare” perché le chiazze decolorate emergono maggiormente dopo l’esposizione solare tipica dell’estate. 

Cause e sintomi frequenti delle dermatomicosi

La maggior parte delle dermatomicosi avviene per contatto con dermatofiti antropofili, cioè funghi tipici dell’uomo, e per trasmissione di miceti zoofili (degli animali, causa di infiammazioni importanti sull’uomo) o raramente geofili (del terreno). 

Nonostante siano normalmente presenti sulla pelle, i funghi possono passare da commensali ad agenti patogeni veri e propri, soprattutto se favoriti da condizioni come: lacerazioni cutanee, umidità eccessiva, assunzione prolungata di antibiotici, immunodepressione, HIV, gravidanza, diabete mellito, neoplasie, chemioterapia, ustioni e macerazioni della pelle. 

La sintomatologia delle micosi cutanee è piuttosto ampia ed eterogenea e comprende la comparsa di eruzioni cutanee in forma di macchie bianche, rosse o brune sulla pelle e sulle unghie, spesso pruriginose, squamate e irritate e, in caso di dermatofitosi pilari, a esse può essere connessa anche la caduta dei capelli. 

Tuttavia, a seconda della loro localizzazione e dello stadio dell’infezione, vi sono delle variazioni: le stesse chiazze potrebbero comparire e scomparire nel tempo. Per questo non è sempre facile distinguerle da altre manifestazioni cutanee come dermatiti e desquamazioni ed è consigliabile rivolgersi a un dermatologo al primo sospetto di infezione.

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Prevenzione delle micosi cutanee

La Tigna che, come abbiamo visto, rientra tra le dermatomicosi più frequenti, è estremamente contagiosa, sia tra un individuo e l’altro, sia tra le varie parti del corpo dell’individuo stesso. Se non trattata a dovere, tende inoltre a cronicizzarsi e recidivare.

È quindi fondamentale ridurre al minimo il rischio di trasmissione e infezione attraverso comportamenti preventivi come: 

  • evitare il contatto con persone infette e lavarsi bene le parti interessate in caso di contatto;
  • non utilizzare oggetti altrui come asciugamani e attrezzi da toeletta o manicure come spazzole, pettini, forbici, ecc;
  • mantenere elevati livelli di igiene personale, con detersione regolare di tutto il corpo e cambio frequente di indumenti; 
  • evitare di indossare indumenti stretti o di materiale sintetico che possono provocare abrasioni o sudorazione eccessiva;
  • indossare sempre scarpe o ciabatte, soprattutto in ambienti caldi e umidi come palestre, docce e piscine ma anche moquette e tappeti di hotel;
  • asciugare bene la cute dopo ogni lavaggio; 
  • evitare il contatto diretto con animali selvatici (meglio indossare dei guanti);
  • mantenere uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata per prevenire l’abbassamento delle difese immunitarie del corpo. 

Cura e mantenimento della terapia dermatologica

Il primo passo per la cura di eventuali infezioni micotiche e batteriche è la corretta diagnosi; questa avviene grazie ad accurati esami visivi e dall’osservazione al microscopio di piccoli campioni di tessuto infetto. L’identificazione del micete responsabile della dermatomicosi può portare alla prescrizione di farmaci antimicotici topici (a base di clotrimazolo, fluconazolo, ketoconazolo, ciclopiroxolamina, tioconazolo, zolfo colloidale e acido salicilico) o da assumere per via orale per un periodo di 15-30 giorni.

Come azione di mantenimento, oltre al trattamento dermatologico, si consiglia l’applicazione dei prodotti della linea Micolipid Plus di Normon. Studiati appositamente come coadiuvanti della terapia medica. La linea comprende un olio detergente e un’emulsione spray ad azione antimicotica, che potenziano l’effetto protettivo e preventivo dei farmaci prescritti dal dermatologo, nel pieno rispetto della pelle e dei capelli.