Fotoprotezione: cos’è e come ci si protegge dal sole

Fotoprotezione è un termine che racchiude tutte le buone prassi che una persona può mettere in atto per proteggere, nutrire e preservare la salute di ogni tipo di pelle, dalle più sensibili a quelle sane; oltre che a prevenire eventuali danni, tra cui eritemi o l’invecchiamento precoce della pelle.

Ogni giorno i raggi del sole entrano in contatto con la cute, soprattutto i raggi UV. Se i loro benefici sono molti, occorre considerare che, con l’esposizione solare, la pelle può andare incontro a problemi come scottature o peggioramento di alcune condizioni già esistenti. 

Per questo, una corretta esposizione e protezione solare è fondamentale per mantenere il benessere della propria pelle: una buona abitudine da seguire non solo d’estate, quando l’esposizione solare è più intensa, ma importante tutto l’anno.

Fotoprotezione solare: la pelle va sempre protetta  

Il sole è un alleato per la salute e il benessere delle persone. Fa bene all’umore, gioca un ruolo importante nella sintesi della vitamina D e nella calcificazione delle ossa e ha molti altri benefici a cui non bisogna rinunciare. Non tutti i tipi di pelle, però, ne giovano allo stesso modo ed alcune sono più delicate e sensibili rispetto alle altre. Per questo occorre prestare qualche accortezza in più sui tempi di esposizione solare considerando anche il proprio fototipo e scegliendo, di conseguenza, una protezione adeguata in grado di creare un appropriato scudo tra la cute e i raggi UV.

Ogni persona ha un proprio fototipo, ovvero un valore che – considerando il colore della pelle, degli occhi e dei capelli – la identifica e permette di stabilire la sua sensibilità all’esposizione solare.

Esistono diversi tipi di fototipi ed ognuno merita la giusta protezione solare per una buona ossigenazione della cute e per evitare i lati dannosi del sole, come le scottature e l’invecchiamento precoce della pelle: 

  • Fototipo I: capelli rossi, occhi azzurri e una pelle molto chiara. La sensibilità al sole è molto elevata;
  • Fototipo II: occhi azzurri o verdi, capelli biondi e una pelle molto chiara. La sensibilità al sole è elevata;
  • Fototipo III: occhi marroni, capelli castani e pelle rosea. La sensibilità al sole è media;
  • Fototipo IV: occhi scuri, capelli bruni e pelle olivastra. La sensibilità al sole è bassa;
  • Fototipo V: occhi scuri, capelli neri e pelle olivastra. La sensibilità al sole è minima;
  • Fototipo VI: occhi scuri, capelli neri, pelle scura. La sensibilità al sole è quasi nulla. 

In base al differente fototipo si può capire quanto un soggetto è più o meno sensibile ai raggi solari e quindi adottare diverse pratiche per la protezione della pelle. Anche se – va sottolineato – la protezione dal sole è fondamentale per ogni tipo di cute. 

Tra le buone pratiche da adottare bisogna certamente evitare di esporsi al sole nei momenti più caldi della giornata ed applicare più volte al giorno un ottimo filtro solare, meglio se con protezione UVA 50+. 

È fondamentale conoscere la propria pelle e le proprie necessità per evitare ed allontanare il più possibile il rischio di scottature, invecchiamento precoce, allergie e, nei casi più gravi, anche la formazione di tumori della pelle. 

Va ricordato che, grazie ad una corretta fotoprotezione solare, si possono proteggere tutte le cuti, con una particolare attenzione a quelle più delicate (come quelle dei bambini, degli anziani o delle persone che seguono le terapie prescritte dal medico).  

famiglia uv fotoprotezione

Senza fotoprotezione: i rischi da considerare

Tutte le persone, ma soprattutto coloro che hanno un fototipo I, II, III  – ovvero pelli particolarmente sensibili e chiare -, o che hanno cute intollerante, reattiva o stressata (e quindi spesso seguite dal dermatologo) devono prestare maggior attenzione all’esposizione solare. Devono, cioè, attivare buone pratiche di fotoprotezione per far sì che la pelle non subisca forti alterazioni. Questo deve avvenire non solo in estate, quando i raggi del sole sono più intensi, ma tutto l’anno, includendo tutte le parti del corpo, con particolare cautela per quelle più esposte, come il viso. 

Le conseguenze del sole sulla pelle, senza un’adeguata protezione, possono essere molteplici e, in certi casi, anche gravi. Bisogna fare particolare attenzione alla formazione di: 

  • eritema solare, che si manifesta con rossore al viso, alle spalle, al naso o alle orecchie. Ha diversi gradi di intensità;
  • secchezza cutanea, dovuta ad una mancata idratazione della pelle;
  • macchie solari, si formano a seguito di una scorretta esposizione solare in tutte le persone che hanno un eccesso di produzione di melanina, un pigmento naturale della pelle che la fa abbronzare;
  • invecchiamento precoce della pelle, che provoca una disidratazione profonda della cute, associata a poca elasticità ed assottigliamento; 
  • tumori della pelle, dovuti a molteplici fattori 

In particolare, gli eritemi solari sono una risposta infiammatoria della pelle ad un’eccessiva esposizione al sole, soprattutto nelle ore più calde. Si manifestano con un eccessivo arrossamento e prurito della pelle che, nei casi più gravi, si può associare alla formazione di bolle e vescicole che vanno trattate con apposite terapie dermatologiche e mediche. A seguito di una scottatura, la pelle è più fragile: deve essere in grado di respirare, va idratata correttamente e necessita di un lungo periodo prima di poter essere di nuovo esposta al sole. 

Diverso è l’invecchiamento precoce della cute che, a causa dei raggi solari, agisce soprattutto all’interno andando ad intaccare, nel lungo periodo, il benessere della pelle. In che modo? Abbassando le difese immunitarie cutanee e coinvolgendo le cellule, per provocare uno stress ossidativo che porta la pelle a secchezza, formazione di rughe e poca elasticità.

Per questo è importante fare attenzione all’esposizione solare, evitando le ore più calde e ricordandosi che il sole agisce anche se la giornata è nuvolosa. Un’efficacia che migliora abbinando a questi principi il giusto ciclo di protezione, che può essere più o meno intenso in base al fototipo di ogni persona e che può agire come scudo tra i raggi UV e la cute, andando a nutrire le cellule che sono responsabili di azioni antiossidanti e rigeneranti.

uv coppia ragazzi

UBV e UVA: le differenze principali e le conseguenze per la pelle

Tra i raggi UV che sono capaci di generare la pigmentazione della pelle bisogna fare una grande distinzione, ovvero tra raggi UVA e UVB. Entrambi, senza un’accurata fotoprotezione solare, possono essere dannosi, ma agiscono in modo differente. In particolare, i raggi UVB hanno un carico di energia elevato, ma si fermano sulla superficie e gli eventuali danni sono subito evidenti. Sono, infatti, la principale causa di eritemi ed ustioni. I raggi UVA, invece, sono i più pericolosi per la cute perché i danni non si vedono nell’immediato e sono in grado di arrivare fino in profondità, ovvero nel derma. Qui possono entrare in contatto con le molecole scatenando un’ossidazione che forma i radicali liberi ed accelera il naturale processo di invecchiamento della pelle. 

È quindi fondamentale ridurre al minimo il rischio della loro azione evitando di

  • esporsi nelle ore più calde;
  • esporsi senza un’accurata protezione; 
  • utilizzare creme con una bassa protezione SPF (l’ideale è scegliere prodotti con SPF +50).

Fotoprotezione solare: prevenzione e mantenimento

Il primo passo per proteggere la pelle dall’esposizione solare è prepararla ai raggi più caldi qualche mese prima, nutrendo le cellule attraverso l’assunzione orale di integratori specifici, meglio se a base di fenilalanina, acido para amminobenzoico e antiossidanti naturali, come la vitamina C e la vitamina E. Sostanze che sono in grado di stimolare la pigmentazione e di proteggere le cellule esistenti dagli effetti dannosi dei radicali liberi svolgendo, allo stesso tempo, una forte azione antiossidante e rigenerante della pelle. 

Al momento dell’esposizione al sole, per un’efficacia maggiore si possono utilizzare, insieme agli integratori, delle creme dedicate alla protezione UV, avendo cura di scegliere quei prodotti con alta protezione SPF, meglio se 50+, da utilizzare per creare uno scudo protettivo tra la pelle e i raggi UVA e UV. L’ideale è utilizzare sia prodotti solari specifici per il corpo che per il viso, per fornire ad ogni parte del corpo, anche a quelle più delicate, la giusta protezione prima, durante e dopo l’esposizione al sole. Si tratta di creme che, nonostante l’alto valore SPF, permettono comunque alla pelle di abbronzarsi svolgendo però una triplice azione di idratazione, nutrizione e protezione, anche dall’invecchiamento precoce della cute. 

Per un piano di fotoprotezione completa si consiglia l’utilizzo dell’integratore e l’applicazione delle creme della Linea UV di Normon. I prodotti possono essere utilizzati da tutti i fototipi, oltre che da soggetti con pelli estremamente delicate e sensibili, come quelle di anziani e bambini, e per chi presenta problematiche legate alla fotosensibilizzazione, danno attinico, iperpigmentazione, discromie e invecchiamento precoce della pelle. 

La linea comprende un integratore alimentare in capsule, uno spray per tutto il corpo e una crema-gel specifica per il viso ad azione antiossidante e depigmentante entrambe resistenti all’acqua e indicate per il mantenimento delle terapie prescritte dal dermatologo.