Pelle grassa: come ridurre la produzione di sebo

Pori dilatati, cute troppo lucida e dal colore giallognolo. E poi acne, punti neri, un forte accumulo di cellule morte. Tutti segnali che possono indicare che siamo di fronte ad una pelle grassa. Si tratta di una tipologia di pelle che produce una quantità di sebo superiore alla norma e che va trattata con delicatezza, costanza e con i giusti prodotti per evitare l’acutizzarsi di alcune problematiche.

In questo articolo andremo a capire meglio come si forma la pelle grassa, quali solo i prodotti per trattarla e in grado di ridurre la produzione di sebo, in modo da ritrovare la bellezza di una cute setosa e delicata.

Pelle grassa: riconoscerla per trattarla al meglio

Riconoscere il proprio tipo di pelle è il primo passo per mantenere la cute idratata ed elastica il più possibile; ma per farlo bisogna saper identificare le principali caratteristiche di ogni tipologia e comprendere quali sono le cause scatenanti di una pelle grassa o troppo secca. In particolare, la pelle grassa è una cute oleosa, spesso di colore giallognolo, con tendenza all’acne e ad altre imperfezioni per via della sovrapproduzione del sebo.

Per capire meglio, considera che la nostra pelle è ricoperta da uno strato idrolipidico costituito da un mix di acqua e grasso. Questo strato è anche noto come sebo e la sua funzione principale è quella di proteggere l’organismo da attacchi esterni e di liberare i pori dalle cellule morte che tendono a insediarsi nei follicoli piliferi.

Quando il livello della miscela di acqua e grasso si altera, con una produzione massiccia di lipidi rispetto all’acqua, allora la pelle diventa grassa ed è maggiormente predisposta ad un ispessimento, alla formazione di punti neri e acne sul viso, che rendendo la cute lucida e oleosa.

Le cause e le varie tipologie di pelle grassa

Ora che abbiamo visto cos’è la pelle grassa e cosa comporta, focalizziamoci sulle cause che scatenano l’eccessiva produzione di sebo e la comparsa di imperfezioni cutanee.

In particolare, all’origine di questa tipologia di pelle troviamo:

• Predisposizione genetica.
• Fattori ormonali (come lo squilibrio di cortisolo o testosterone).
• Problemi digestivi (come malattie epatiche e intestinali).
• Alimentazione errata e troppo ricca di grassi.
• Stress.
• Uso di cosmetici non adatti.
• Assunzione di farmaci (come pillole contraccettive o cortisonici).
• Fattori esterni (come polveri, batteri, sole, clima).

Tutte cause che possono anche agire in combinazione tra loro, generando diversi tipi di pelle grassa tra cui:

• Pelle oleosa. Causata da una sovrapproduzione di sebo che è localizzata soprattutto nella famosa “zona T”, che comprende mento, naso e fronte. La pelle è molto lucida alla vista e oleosa al tatto.
• Pelle seborroica. La quantità di sebo in eccesso va ad ostruire i pori della cute causando la comparsa di diverse imperfezioni della pelle, tra cui i pori dilatati. La cute è ruvida al tatto.
• Pelle asfittica. In questo caso, si tratta di una complicazione della pelle grassa da non sottovalutare perché il sebo è molto denso e si infiltra nei follicoli causando la comparsa di comedoni (a loro volta indicati come punti neri se sono sono chiusi e punti bianchi se aperti). La pelle si presenta ricca di impurità, dal colore spento ed è spesso pruriginosa.
• Pelle mista. La cute è sia oleosa che secca per via di un’alterazione del funzionamento delle ghiandole sebacee. Alcuni punti, come la zona T, sono untuosi; mentre le guance e il contorno occhi si presentano con evidente secchezza.
• Pelle acneica. La produzione eccessiva di sebo infiamma e infetta la pelle alimentando l’acne. Questo tipo di cute è frequente negli adolescenti e nei giovani adulti fino ai 30 anni, che possono risentire (soprattutto a livello emotivo) delle lesioni dovute alle pustole.